Insegnamenti
Quando ci muoviamo all’interno del nostro corpo passiamo attraverso luoghi che sono più “densi” e luoghi più “rarefatti”. Quando passiamo attraverso la parte sottostante del corpo abbiamo la sensazione della vibrazione profonda del suono e di una specie di diaframma teso, di una membrana che vibra ad una frequenza molto cupa perché la materia è più densa.
A mano a mano che risaliamo facendo l’esperienza di attraversare gli spazi interni agli organi, l’esperienza della diversità di vibrazione, e dunque di emozione e densità, ci fa comprendere la natura della nostra esperienza vibratoria e, quindi, della capacità che la parola ha di modificare la materia proprio a causa dell’attraversamento che essa compie: a seconda del livello fisico da cui origina, la parola acquisisce maggiore o minor potere.
Ugualmente, maggiore o minore capacità ha il pensiero a seconda di dove sorge e a seconda di quali oggetti di contemplazione utilizza per fare esercizio di comprensione. Lì il pensiero si modifica, si rafforza, si depotenzia si assottiglia o si rarefa, e poi torna ad essere denso a seconda di qual è l’oggetto di contemplazione.