Insegnamenti
Naturato dall’emissione vibrata splendente
dalla coppia unitiva di padre e di madre, il suo corpo
pieno costui e la sua luce adornata
di cinque volti, e gloriosa colei
della creazione novissima, il suo fondamento
la parte più pura di luna, deh vibri, deh splenda
sublime famiglia immortale, il mio cuore!
Troppo estesa è la “Luce dei Tantra”
né da tutti può essere intesa;
udite però quest’“Essenza dei Tantra”
composta in diritte parole.
Per adorare il Signore scrutate,
deh, questo loto del cuore di Abhinava
che la luce dei raggi caduti
da Shambhunatha, sole verace, ha dischiuso.
Qui la conoscenza è la causa della liberazione; perocché sopprime l’ignoranza, che è la fonte della cattività. E l’ignoranza è duplice, ossia mentale ed innata. La prima, quella mentale, consiste sia in un difetto di certezza, sia in una certezza contraria alla verità; l’ignoranza innata consiste invece nelle rappresentazioni discorsive ed è materiata da una luce contratta. La causa fondamentale della trasmigrazione è appunto essa, come diremmo più avanti, là dove si tratterà delle maculazioni. A questo proposito, l’ignoranza innata può essere, sì, soppressa dall’iniziazione, eccetera, ma questa, essendoci l’ignoranza mentale, costituita da un difetto di determinazione, non è tuttavia logicamente possibile; dovendo l’iniziazione, la quale consiste nella congiunzione con Shiva, nella purificazione dei principi, dovendo, dico, essere preceduta dalla certezza di ciò che si vuole lasciare e di ciò che si vuole assumere. Quanto all’iniziazione, la cosa principale è dunque la conoscenza mentale, costituita dalla determinazione, la quale conoscenza, esercitata, sopprime anche l’ignoranza innata, perché l’esito dell’esercizio del conoscere discorsivo è finalmente uno stato di coscienza privo di rappresentazioni discorsive. Quanto ci dobbiamo proporre di raggiungere in ogni maniera è infatti questa conoscenza (conoscenza costituita da una certezza con forme e verità e concernente alla stessa stregua tutte le cose), che, cioè, il Sé di ogni cosa è materiato da una luce di coscienza non contratta da rappresentazioni discorsive, ed ha, come sua natura propria, Shiva. E questa conoscenza presuppone lo studio delle Sacre Scritture.
Abhinavagupta